Mozzarella di bufala: sei sicuro di mangiarne?

di | 19 Settembre 2016

mozzarella di bufalaDa napoletana conosco abbastanza bene questo famoso alimento. La sua esistenza risale già ai tempi di Plinio, che scrisse il laudatissimum caseum. Nel 700 i reali di Napoli fecero addirittura allestire un caseificio.

Per essere ghiotti non è necessario essere partenopei, del resto ormai nei ristoranti  la si trova come si suol dire, “in tutte le paste” (cruda, cotta, come antipasto, contorno, eccetera).

La preferenza agli altri latticini, ha fatto sì che il suo consumo sia molto aumentato negli ultimi anni, anche fuori dallo stivale. Secondo quanto riportato in un’intervista ANSA al presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, a gustarla ci pensano soprattutto i nostri vicini francesi, che ne consumano il 25% di quella prodotta.

Non è mia intenzione descriverti le caratteristiche nutrizionali, sono certa che le troverai facilmente sul web. La mia intenzione è invece farti avere la consapevolezza di quello che mangi.

Se sei tra quelli che l’ha mangiata almeno una volta nella vita,  sappi che sei stato molto probabilmente preso in giro (perdona la franchezza!).

Lo sai perché?

In primis perché la quantità di latte di bufala contenuto nella famigerata mozzarella non è sempre al 100%, anzi è spesso inferiore rispetto a quello vaccino. Questo succede soprattutto d’estate quando la richiesta è maggiore.

Da una ricerca  fatta nel 2007 è emerso che la maggior parte (80%) dei campioni analizzati contenevano latte vaccino e molti avevano ahimè, anche il marchio DOP.

In un’altra ricerca  nel 2008 un gruppo di ricercatori italiani hanno voluto analizzare la qualità di  mozzarella di bufala nella pizza fatta in pizzeria. Ebbene, tra le 7 analizzate solo 2 contenevano vera mozzarella di bufala. La stessa indagine è stata effettuata anche analizzando 7 pizze surgelate, comprate al supermercato. In questo caso solo 4 contenevano vera mozzarella di bufala. Successivamente visto il risultato sconcertante, sono state esaminate un numero maggiore di pizzerie ed il dato è stato confermato. Ovviamente il campione esaminato anche se numeroso non è sicuramente rappresentativo del 100%, bisogna quindi confidare nell’esistenza delle pizzerie oneste.

Questi dati purtroppo, ci fanno ben capire che la famosa mozzarella è tale, non solo per la sua bontà, ma anche per le frodi che purtroppo la riguardano.

Sono tante gli illeciti riscontrati negli anni passati, si parla dell’uso di latte congelato proveniente soprattutto dall’est Europa, di latte prelevato da mucche infettate da brucellosi, di vendita di confezioni di mozzarella che violano i marchi DOP, dell’uso di ormoni della crescita o coloranti e l’ultima recente (maggio 2016) inerente alle false certificazioni DOP effettuate dall’organismo competente, di cui sono ancora in corso indagini.

La mangio oppure no?

Il consiglio che posso dare è di accertarti della provenienza di questo alimento, magari comprandola da un produttore di fiducia, ma sopratutto ti suggerisco di avere la consapevolezza che ciò che mangi, molto spesso, non è bufala al 100%.

Tieni bene in mente ciò, quando d’ora in poi andrai in una pizzeria ed ordinerai la pizza con mozzarella di bufala; magari la pagherai molto di più di una semplice margherita, pur contenendo probabilmente lo stesso tipo di mozzarella.  😉

A cura della Dott.ssa Nicoletta Paolillo

Biologa-Divulgatrice scientifica

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