Un recentissimo studio svolto da un gruppo di ricercatori italiani, ha rilevato nel latte crudo ed in alcune mozzarelle prodotte nella regione Puglia, un tipo di batterio (STEC) che produce una tossina (Shiga). Questo tipo di microrganismo è stato già spesso rilevato in diversi cibi. I ricercatori, nello studio, consigliano agli organi competenti di monitorare meglio la produzione di questo alimento, per evitare ulteriori contaminazioni e possibili danni alla salute.
Uso questo articolo non solo per darti una notizia scientifica, ma anche come esempio per fornirti alcune informazioni utili al tuo benessere.
Appena l’ho letto mi sono subito messa in allerta. Nella mia mente, ma credo probabilmente anche nella tua 😉 i messaggi sono stati del tipo: ” non devo mangiare più mozzarella pugliese”, oppure “ma guarda un po’ che cosa ci hanno fatto mangiare fino ad adesso!” o ancora “ecco, una notizia del genere alla TV mica viene detta!”.
Bene, voglio darti un suggerimento, fai un respiro :), dopodiché inizia a riflettere con me:
1) nessun alimento è sterile, non lo siamo neanche noi , per esempio sulla nostra pelle ci sono milioni di batteri, per non parlare di quelli che abitano nel nostro intestino!.
E’ quindi normale che i ricercatori trovino batteri negli alimenti.
A questo punto se sei “esperto” dell’argomento, potresti dirmi : “si, ma esistono batteri “buoni “ e “batteri cattivi”. Bravo, è verissimo! Sei preparato in materia! 😉
Ti informo comunque subito che la tipologia di organismo che popola il cibo che mangi, conta relativamente. E’ infatti più importante la quantità presente. Come già detto, è difficilissimo che non ci siano batteri (ahimè anche quelli “cattivi”). L’importante è che la concentrazione di questi microrganismi, nell’alimento, sia sotto un limite, stabilito per legge.
2) lo studio in questione riguarda solo un campione piccolo (95) di mozzarelle, di cui solo il 3% è risultato infetto, quindi non tutte le mozzarelle messe in commercio in Puglia o altrove, sono tossiche.
A questo punto posso solo suggerire di:
- non farti prendere dal panico o dall’allarmismo ;), (questo vale per qualsiasi notizia allarmante leggi sul cibo),
- mangiare la mozzarella se vai in Puglia, facendo attenzione comunque a dove la compri o mangi. I batteri proliferano (aumentano di numero) con il passare del tempo e per il caldo. E’ molto importante quindi sapere come l’alimento viene conservato e da quanto tempo è stata prodotto.
Ovviamente questo consiglio vale anche per tutto il cibo che compri, anche se non sei in Puglia. 😉
“Meno allarmismo e più consapevolezza” è un buon motto, per stare bene.
Ti propongo di tenerlo bene in mente. 😉
Dott.ssa Nicoletta Paolillo
Biologa-Divulgatrice Scientifica