Il tuo intestino funziona come una squadra e tu sei l’allenatore.

di | 31 Gennaio 2019

L’intestino è uno dei protagonisti dell’influenza stagionale. Se vuoi stare bene è meglio sapere come funziona

Spesso, mi è capitato di sentire persone dare consigli su cosa prendere nel caso di mal funzionamento dell’intestino. Sopratutto in periodi come questo in cui l’ influenza stagionale e/o intestinale è in agguato e portano con sé spesso sintomi quali vomito e diarrea.

Devo confessarti che questi consigli, molte volte hanno suscitato in me un po’ di perplessità, probabilmente perché studiando biologia ho avuto modo di conoscere come funziona l’organismo e quindi anche il sistema immunitario e intestinale.

Non è mia intenzione farti lezioni di anatomia umana, fisiologia, patologia, ecc. Studiare in modo approfondito queste materie non è proprio come si suol dire uno spasso. Per il tuo benessere, è comunque utile sapere come funziona il tuo intestino. Provo a spiegartelo facendo un’analogia che mi è venuta in mente, quando ho immaginato a come poterti spiegare in modo semplice, il funzonamento.

Quindi…

Il tuo intestino contiene la cosiddetta flora intestinale che è costitutita da vari piccoli organismi. Per ognuno di noi questa flora è specifica, cioè una sorta di impronta digitale.

Immaginala come se fosse una squadra di calcio costituita da più giocatori (vari microrganismi, come per esempio batteri e lieviti), ognuno con il proprio ruolo (attaccante, portiere, ala, terzino ecc).

Nella realtà non sono solo 11 tipi di giocatori, ma di gran lunga di più.

Essendo dei microrganismi, per svolgere la propria funzione, hanno bisogno di nutrimento.

Sei tu che glielo fornisci attraverso ciò che mangi. Per funzionare bene devi in primis mangiare correttamente (attraverso il giusto apporto di fibra, vitamine, proteine, ecc.).

Se ciò non accade, la squadra inizia a perdere giocatori, funziona male ed è facilmente preda di attacchi da parte di avversari, come microrganismi patogeni, quali virus, batteri, parassiti, ecc., che possono portare a malattie di vario genere.

Come fa a diventare così inefficiente?

Beh, diciamo che non è colpa solo di una cattiva alimentazione. Ci sono anche altre cause, che possono determinare il cattivo funzionamento. Alcune di queste possono essere concomitanti.

Principalmente sono:

  1. stress
  2. condizioni climatiche
  3. uso di medicinali come antibiotici

Lo stress può provocare un’alterazione della tua flora. Quando si è stressati, il nostro organismo produce sostanze tossiche che possono danneggiare la flora.  Normalmente la flora intestinale è composta sia da microrganismi patogeni (in minoranza) che microrganismi “buoni”. Questi sono tra loro in equilibrio. Lo stress può provocare uno squilibrio favorendo la crescita di quelli “cattivi” che vanno in vantaggio rispetto a quelli “buoni”.

L’intestino è anche il principale organo immunitario. Oltre ai microrganismi che compongono la flora, ospita il 60% circa delle cellule immunitarie, che possono essere anche loro danneggiate dalle tossine prodotte dallo stress. Quindi lo stress ha un doppio effetto,  provoca mal funzionamento della flora e mal funzionamento del sistema immunitario.

Come avrai capito, stressarsi non conviene!

Se consideriamo le condizioni climatiche, bisogna sapere che la temperatura e l’umidità atmosferica agevolano il proliferare di batteri e virus nell’ambiente. Questi possono quindi entrare dentro di te, tramite la tua respirazione e quindi attaccarti. Tipico caso è il virus dell’influenza in inverno.

L’uso di medicinali come gli antibiotici non fanno discriminazioni su quali microrganismi eliminare, di conseguenza possono distruggere i microrganismi, non solo patogeni e quindi nocivi per te, ma anche quelli “buoni”del tuo intestino. 

Quindi se si verificano queste cause,  la squadra rischia di perdere partite con gli avversari.

La manifestazione di questa perdita è appunto la diarrea.

Il tuo compito è quindi tenere ben salda la squadra (mangiando in modo corretto e evitando lo stress).

Se capita che qualche giocatore viene meno, per i vari motivi descritti, hai almeno due possibilità:

a) mangiare bene, aumentando l’assunzione di frutta, verdura e fibra,  affinché la flora “buona” possa aumentare di numero e tenere a bada o sconfiggere quella “cattiva”,

b) chiedere, come si suol dire, “l’aiuto da casa o dal pubblico” e cioè cercare di integrare dall’esterno la flora “buona”, attraverso l’uso di probiotici. 

Secondo le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) si definiscono così  “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, possono apportare un beneficio alla salute dell’ospite”.

Il Ministero della Salute ha pubblicato nel 2018 un documento (linea guida) che spiega in dettaglio le caratteristiche.

Sono quindi integratori a base di microrganismi che in condizioni normali risiedono nell’intestino.

Molti confondono il termine probiotico con i fermenti lattici. In realtà un probiotico può essere composto da fermenti lattici (specifici microrganismi), mentre non tutti i fermenti lattici possono essere considerati probiotici.

La scelta del probiotico non è casuale, và scelto un prodotto adatto all’esigenza. Per questo motivo ti consiglio di chiedere ad un esperto farmacista o medico, che ti saprà consigliare al meglio, in base alla tua condizione. Il discorso ovviamente vale anche nel caso dei bambini.

In generale ti dico che la scelta deve ricadere su un prodotto che contenga più tipi di giocatori e non uno solo, perché la squadra può vincere più facilmente solo se ha tutti i tipi di giocatori.

Se assumi un prodotto con un solo tipo di organismo, la tua squadra avrà un solo tipo di giocatore o comunque non tutti i tipi.

Sta a te la scelta di quale squadra far scendere in campo.

Dott.ssa Nicoletta Paolillo

Biologa- Divulgatrice scientifica

Bibliografia:

Bibbò et al. The role of diet on gut microbiota composition. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2016
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27906427

Chen et al. Role of the intestinal microbiota in the immunomodulation of influenza virus infection. Microbes and Infection.2017   https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286457917301

Sommer et al. The resilience of the intestinal microbiota influences health and disease. Nat Rev Microbiol. 2017  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28626231

Goodrich et al. The Relationship Between the Human Genome and Microbiome Comes into View. Annu Rev Genet. 2017   https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28934590

Wilkins and Sequoia. Probiotics for Gastrointestinal Conditions: A Summary of the Evidence. Am Fam Physician. 2017 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28762696

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