
Nella varietà eno-gastronomica che c’è in Italia rientrano i formaggi. Conoscerli ti aiuta a variare l’alimentazione e a stare in forma.
Il nostro paese è conosciuto in tutto il mondo per l’enogastronomia. Gran parte del turismo in Italia si basa sulla nostra tradizione culinaria. I turisti vengono da noi per il buon cibo. Ma siamo anche tra i maggior paesi ad esportatori in tutto il mondo grazie alle prelibatezze che produciamo.
Merito in parte anche delle tante e varie dominazioni che in Italia ci sono state. Non tutti i paesi esteri hanno avuto questa varietà e questo è uno dei motivi per cui noi abbiamo tanta varietà.
Ma ognuno di noi conosce veramente tutti gli alimenti che vengono prodotti in Italia?
Molto probabilmente no. Prendiamo ad esempio i formaggi. L’Italia è formata da 20 regioni, che sicuramente producono almeno un tipo di formaggio (in realtà ne producono molti di più). Di conseguenza ognuno di noi dovrebbe conoscere almeno 20 tipi di formaggio.
Tu ne conosci tanti?
Presumo che se non sei un esperto de settore, ma un comune mortale come me, la risposta è si ma non parecchi.
Ecco quindi che la mia innata ed enorme curiosità e la mia propensione alla ricerca, mi ha fatto mettere subito in azione ed ecco perché ho iniziato ad interessarmi di più a questo argomento.
Ormai nelle buone abitudini alimentari c’è il fondamentale aspetto della varietàe stagionalità dei cibi, ma se non consociamo abbastanza cibo, come possiamo mettere in pratica questo importante regola dello stare in forma?
Trasmissioni televisive come Geo e Geo , Mela verde, Linea blu, Linea bianca, Linea verde ed altre ancora che io personalmente adoro, ci vengono in aiuto, ma non tutti amano stare li davanti alla TV a prendere appunti, quindi eccomi anche in soccorso ai più pigri.
Ho fatto io una ricerca per te ed ho individuato una gran numero di formaggi che puoi mettere in tavola.
Soprattutto quelli classificati come DOP (Denominazione Origine Protetta), una certificazione data ad un formaggio tipico di un luogo, attraverso criteri “severi”. Un marchio cioè attribuito a prodotti alimentari con caratteristiche legate a uno specifico e limitato territorio di produzione come clima, ambiente e tecniche di produzione tradizionali.
Il MIPAAFT (Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo), ha addirittura creato nel 2019 un sito web specifico, interamente dedicato ai prodotti agroalimentari italiani DOP, tra i quali anche appunto i formaggi.
L’elenco che si trova sul sito è in continuo aggiornamento e contiene anche altre informazioni utili (foto ecc.), per conoscere meglio i prodotti DOP, IGP (Indicazione di Origine Protetta ) e STG (Specialità Tradizionale Garantita).
Non hai più scuse quindi, ecco qui di seguito la lista di alcuni formaggi DOP che ho trovato.
Regione | formaggio | Regione | formaggio |
Abruzzo | Mozzarella STG | Molise | Mozzarella di bufala |
Basilicata | Pecorino di Filiano | Piemonte | Ossolano |
Calabria | Pecorino crotonese | Puglia | Canestrato Pugliese |
Campania | Provolone del Monaco | Sardegna | Fiore Sardo |
Emilia e Romagna | Squacquerone di Romagna | Sicilia | Vastedda della Valle dell’Erice |
Friuli Venezia Giulia | Montasio | Toscana | Pecorino delle Balze Volterrane |
Lazio | Pecorino di Picinisco | Trentino Alto Adige | Spresse delle Giudicarie |
Liguria | Mozzarella STG | Umbria | Mozzarella STG |
Lombardia | Strachitunt | Valle D’Aosta | Fontina |
Marche | Casciotta D’Urbino | Veneto | Casatella Trevigiana |
L’elenco è solo indicativo, poiché varie regioni hanno più formaggi DOP.
Ti fornisco anche un ulteriore elemento che ti può servire. E’ infatti importante anche conoscere le caratteristiche organolettiche degli alimenti che mangi.
Esiste infatti la tabella nutritiva, fornita dal CREA, il principale Ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari.
Nella sezione specifica per latte e latticini, puoi trovare diversi tipi di formaggi, ovviamente non tutti quelli che esistono in Italia. Ce ne sono circa 47, ma anche se non c’è il formaggio che cerchi, puoi trovare comunque un’ indicazione di un tipo di formaggio simile.
Si, mi dirai, tutto bello, ma come faccio a recuperare un tipico formaggio della Valle d’Aosta, se io abito nel profondo sud? Oppure viceversa, come faccio io che abito in Sardegna a poter mangiare un formaggio prodotto in Basilicata?
Beh, oggi rispetto ai nostri nonni la cosa è molto più facile. Grazie a internet possiamo fare molte più cose, anzi direi tantissime.
Esistono ormai e-commerce, siti interne cioè dove è possibile comprare prodotti di un certo luogo. Oppure puoi reperire indirizzi utili per poter parlare direttamente con il produttore e avere dopo pochi giorni, il prodotto a casa tua.
O ancora puoi approfittare di questa nuovo modo di fare le vacanze recandoti direttamente sul luogo di produzione per mangiarlo o addirittura se sei fortunato veder produrre l’alimento in diretta. Siamo ormai nell’epoca del turismo enogastronomico. Agriturismi, Malve ecc., sono ottimi luoghi dove trascorrere le vacanze e deliziarti del buon cibo.
La varietà in alimentazione è un fattore importante che noi italiani fortunatamente, possiamo ben mettere in pratica, con un po’ di buona volontà.
A te quindi la scelta.
Dott.ssa Nicoletta Paolillo
Biologa- Divulgatrice scientifica